mercoledì 27 ottobre 2010

FALL II


L'aria mi frizza intorno al corpo mentre cerco quadrati di sole per assorbire calore. Tra una boccata e l'altra di questa prima sigaretta, mentre il sapore del caffé mi si scioglie in bocca, mi incanto sui ricami d'oro che adornano le creste dei tigli. Scarpe nere cui gli steli d'erba hanno ceduto manciate di perleminutissime; il prato fruscia sotto i miei piedi. Mi perdo nel cielo ruotando su me stesso, catturato da 6 lontane anatre, lassù, che protese in avanti remigano se stesse verso sud. Il sole immacolato le colpisce diverso ad ogni movimento, ed il mondo mi si ribalta addosso: mi scopro a nuotare sotto il pelo dell'acqua e laggiù sul fondo azzuro 6 piccoli pesci d'argento, riflessi cangianti di luce azzurra e gialla.



Che bello che è, il mondo.


martedì 26 ottobre 2010

Fall


Il cielo è basso, denso e piatto. Lontane, oltre le colline squassate dal vento, nuove cime bianche di neve sotto un nastro sottile di luce sfavillante. Migliaia di storni disegnano il cielo di forme fluide; assiepano cavi e merlettano profili e uno ad uno precipitano come foglie; ma in caduta verso il suolo fradicio prendono vita con un sussulto e dardeggiano nell’aria su traiettorie imprevedibili.



Mentre i fiumi si fanno gonfi e la terra cedevole e molle le viti, esauste, si addormentano. La pioggia che cade in festoni scroscianti depone ai miei piedi un tappeto zecchino; zuppo e ricurvo saltello ridendo sopra l’intreccio di foglie di tiglio.



Richiusa la porta incontro un sorriso ed il mio mondo subito è lento, d’improvviso tiepido, dolce e rotondo.

Avevo voglia, di questo autunno.