L'aria mi frizza intorno al corpo mentre cerco quadrati di sole per assorbire calore. Tra una boccata e l'altra di questa prima sigaretta, mentre il sapore del caffé mi si scioglie in bocca, mi incanto sui ricami d'oro che adornano le creste dei tigli. Scarpe nere cui gli steli d'erba hanno ceduto manciate di perleminutissime; il prato fruscia sotto i miei piedi. Mi perdo nel cielo ruotando su me stesso, catturato da 6 lontane anatre, lassù, che protese in avanti remigano se stesse verso sud. Il sole immacolato le colpisce diverso ad ogni movimento, ed il mondo mi si ribalta addosso: mi scopro a nuotare sotto il pelo dell'acqua e laggiù sul fondo azzuro 6 piccoli pesci d'argento, riflessi cangianti di luce azzurra e gialla.
Che bello che è, il mondo.