martedì 13 luglio 2010

Tu


Ma di cose belle ce ne sono tante altre.
E poi ci sei tu. La più bella.
Tu


E lui che fa?


- Ci sono cose belle.
- Eh, indiscutibilmente. Ma che c'entra?
- Niente, però ci sono e mi viene in mente, a volte.
- Perché adesso?
- Prendi quello lì, il portiere.
- Eh
- Sta insieme a quella cronista sportiva là - che bella che è - e lei lo intervista dopo che lui ha vinto il mondiale.
- Bè?
- Lui ad un certo punto cede all'emozione e la bacia, così, davanti alle telecamere. La bacia e va via tutto emozionato.
- E per te è una di quelle cose belle che dicevi, questa?
- Sì.
- Boh, io pensavo alle cose belle per davvero: un dipinto, un monumento, un paesaggio mozzafiato. Cose così; pensavo intendessi cose che levano il fiato.
- Appunto.
- Ma dai, il portiere della Spagna che bacia la sua ragazza davanti a milioni di tifosi sciamannati è una cosa bella secondo te?
- Tu l'hai visto il filmato?
- No.
- Guardalo, poi dimmi.



- Eh, e bè?
- Bè? Dimmi tu cosa vedi.
- E cosa vedo, vedo 'sto tipo emozionato, lei pure ed anche un po' imbarazzata, ma pure complice, e che lui la bacia.
- E lui com'è?
- Come com'è? Te l'ho detto, emozionato.
- Emozionato sì, ma di cosa? Emozionato non vuol dire una ceppa, vuol solo dire preda di un'emozione. Quale emozione?
- Commozione!
- E ancora! Forza che puoi fare di meglio, commozione sì, ma una commozione che nasce da...?
- Oh ma che palle! Sarà felice, no?! Sarà contento, diavolo, ha vinto il mondiale! Felicità, contentezza, soddisfazione, gioia, cos'altro devo dire??
- Niente.
- Oh, niente? Ma che, ti sei offeso?
- No no, è che ci sei arrivato, alla cosa bella.
- Cosa? Come ci sono arrivato, dove?
- Alla gioia: la cosa bella è la gioia. vedere una persona piena di gioia, ecco. Piena di gioia: non è una cosa meravigliosa?
- Bah, dici?
- Io dico di sì.
 


lunedì 5 luglio 2010

La corsa


Corro seduto su un cavallo nero lucido, corro sull'asfalto grigio puzzolente, corro inseguendo scarichi bollenti, corro scartando imbecilli e deficienti. Corro nel pomeriggio denso e umido, corro solcando una pianura stanca, corro saltando su di un fiume che ansima, corro inseguendo le mie voglie.



Ma mentre il vento mi urla nel casco e l'aria mi colpisce il petto, mentre le vibrazioni mi salgono alle spalle e dagli scarichi escono urla e gas combusti, capita di perforare bolle lente dove il tempo si dilata ed espande, dove i rumori si quietano e la visione si appunta...




  • ...su miliardi di girasoli che mi guardano sornioni;


  • ...su quattro lavoranti di colore che raccolgono pomodori da un campo di terra bruna;


  • ...su un airone che con grandi ali lente scala strati di cielo e si issa sopra la mia testa;


  • ...su cavalli bianchi e beije che scalpitano e trottano in un recinto di legno chiaro.



Corro veloce quanto posso per staccare anche questa settimana, per passare un ad uno questi antagonisti a gruppi di cinque, lasciarmi dietro Lunedì e Martedì, accelerare oltre Mercoledì e Giovedì, e raggiungere Venerdì e poi rimettermi al passo entrando in una di quelle belle bolle lente, lucide e cariche di voglie, dove c'è una voce che squilla dal citofono "evviva" e mi apre la porta. E lì dietro, quando la luce bianca mi inonda, trovo Lei e me stesso e tante cose tutte belle.