Fisso lo schermo e non capisco se sia rabbia o sia paura ciò che mi sta soffocando, so solo che sto soffocando. Arrotolo una sigaretta ed esco dall'ufficio a fumare ma nemmeno il fumo va giù. Nei miei occhi frantumati in mille coriandoli vedo la Corsica e riascolto le conversazioni su posti e viaggi, su cibi e genti, su progetti e lavoro. Si sta come d'inverno sugli alberi le foglie, ed è vero: organizzi la vita in progetti e sacrifici, in turni di anni che sai saranno massacranti e speri ti condurranno su un lido comodo e piacevole dove riposare per tanti e più anni ancora. Corri dai clienti e corri in ferie perché devi correre di nuovo al lavoro. Corri da un problema all'altro dalle otto del mattino alle nove di sera e corri alla commemorazione funebre di amici che dici "sfortunati".
Correre correre correre. E tra una corsa e l'altra passi con i tuoi pregi ed i tuoi difetti, che imparo a riconoscere, che capisco di poter ben accettare. Sei diplomatico, un lavoratore, un po' un politico nel gestire persone e situazioni, molto probabilmente una persona davvero onesta. Sei una persona che conosco poco e sei un uomo di appena 40 anni con una BMW che ha più della metà dei tuoi anni che porta te e tua moglie in viaggio, in Grecia, nel sud, o in quella Corsica dalla quale siete appena rientrati. Fai e sei mille cose che io non conosco e due giorni fa, per questa commemorazione cui dovevi partecipare e per un'altra cui hai partecipato qualche mese fa, dici che questo non è un periodo fortunato.
Lo dicevi per te? Lo dicevi per loro? Lo dicevi in generale?
Tra mille maledetti coriandoli sento che sono sia rabbia sia paura a soffocarmi. Rabbia per l'ineluttabilità di ciò che sta dietro l'angolo, che sia della vita o di una strada secondaria, che viene a sputtanarti i piani e i progetti. Paura perché sei nell'incubo che io più temo nonostante salga sul mio mostro e lo guidi sempre troppo veloce. Ciò che so è che la tua BMW è un ammasso di rottami, e che quando ti vedrò nuovamente varcare la soglia di questi uffici potrai fare ancora mille cose. Ma non potrai mai più correre.