giovedì 18 marzo 2010

Nel sole


Cammini sulla spiaggia, alla tua destra l'oceano ti lambisce languido i piedi nudi; alla sinistra le palme si piegano verso l'orizzonte, grandi foglie che agitano ombre sui coralli, frantumano il cielo in schegge turchesi. Affondi la punta del piede nella sabbia bianchissima, lo ritrai e sorridi al tatuaggio imperlato di corallo, poi scalci un ventaglio di riflessi. Sollevi il vestito tenendolo ai fianchi e immergi le gambe nel mare tiepido, sollevi spruzzi d'acqua limpida e rabbrividisci ad ogni goccia che ti ricade su spalle, viso e braccia nude.



Riprendi il cammino mentre il vento ti lascia sulle gambe il morso della salsedine, come un brivido che ti risale dentro incendiadoti di sete. Continui fino alla vecchia baracca di legno stinto dove un uomo, appoggiato al bancone, ti segue da tempo coi suoi occhi chiari. Ti fermi e sorridi, e ti siedi con i gomiti poggiati al bancone, gli occhi al riparo dell'ombra e la schiena massaggiata dai palmi caldi del sole. Non passa una parola e scorrono lenti lunghi pensieri. Non chiedi nulla e sollevi riflessi vibranti di colorati desideri. Non c'è risposta, ma mani che tagliano lime in cubetti e ne pestano l'aroma verde sul fondo di un bicchiere, lo miscelano al bacio denso dello zucchero e riempiono di ghiaccio; poi pestano ancora e versano vodka da una bottiglia bianca di gelo, mescolano  e aggiustano, e infine ti porgono un bicchiere bianco e verde, decorato da una fetta di lime che pare un sole di marzo e da un rametto di menta fresca come un respiro gentile. Non dici nulla e prendi il bicchiere, non dice nulla e ti sorride. Bevi a occhi chiusi, bevi il liquido ed il sole, il cielo e l'azzurro, e ti colori di verde, di oro, di caldo e di mare. Lui ti guarda con il mento poggiato sulle mani, i gomiti poggiati sul bancone, mentre spreme un lime tra le labbra e odora la scorza lucida e umida.



Non una parola passa tra di voi.
E nel silenzio vi raccontate mille progetti.



Camminate sulla spiaggia, alla vostra destra l'oceano scivola a lambirvi i piedi nudi, alla vostra sinistra le palme si piegano verso l'orizzonte. In mezzo voi due, che vi tenete per mano sollevando ventagli di pensieri candidi, abbacinanti come coralli.